Sequestro a Messina, confiscati beni ad un imprenditore locale
Truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abusivismo finanziario e usura. Sono questi i reati riconosciuti ad un imprenditore messinese operante nel settore della macellazione e commercializzazione di pellame.
La Corte di Appello ha emesso nei suoi confronti un decreto di confisca di beni del valore di circa 7 milioni di euro, eseguito dalla Dia di Messina.
L'imprenditore era già noto alle autorità, perché considerato vicino ai clan mafiosi che operano sul territorio e socialmente pericoloso.
Il sequestro riguarda una quota pari al 50% di società, una quota pari al 20% del Fondo Consortile di un Consorzio; 17 unità immobiliari (fabbricati e terreni); 20 mezzi personali ed aziendali e vari rapporti finanziari.